Nel secondo dopoguerra, a metà Novecento, Cavezzo è partecipe della generale ripresa economica con lo sviluppo straordinario di due settori produttivi in particolare: l’artigianato della falegnameria, il lavoro a domicilio della maglieria. Sono le donne a lavorare in casa, aggiungendo alla cura domestica una massiccia quantità di ore attorno alle macchine per maglieria, le macchine del puntino, i dipanatori. Sono gli uomini a lavorare nelle botteghe artigiane, da cui escono mobili in grado di competere per qualità con la migliore produzione nazionale.

In anteprima: corso professionale per falegnami, metà degli anni Cinquanta, Cavezzo Foto Botti & Pincelli, Modena

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